rnrn rnL’ecatombe prosegue.rnrnIn quel quarto d’ora, poco prima del via, in cui le vetture possono compiere qualche giro per verificare che tutto sia a posto, prima di lasciare definitivamente i box per guadagnare la Griglia di partenza, due vetture si fermano lungo la pista.rnrnSia la Mclaren di Kevin Magnussen (richiamato per sostituire Alonso) che la Red Bull di Daniil Kvyat cedono, la prima per problemi al motore Honda, la seconda per un guasto al cambio.rnrnDue situazioni tanto sorprendenti quanto fatali, per di più i protagonisti guidano vetture di primo piano: così entrambi i piloti si ritrovano a far compagnia a Bottas, ognuno nel proprio box a vedersi l’imminente partenza dai monitor.rnrnOrmai i concorrenti del GP australiano sono rimasti 15, e i punti vengono assegnati ai primi 10, altra contingente anomalia.rnrnFinalmente il semaforo si spegne e il solito imbuto della prima curva miete un paio di vittime: le due Lotus subiscono le conseguenze peggiori e si ritirano.rnrnLa gara è un monologo Mercedes, ma le situazioni caotiche continuano: pare che anche i meccanici, e non solo macchine e piloti, siano stati colti impreparati.rnrnAlla Ferrari per due volte faticano a sostituire le gomme a Kimi Raikkonen. Il secondo pit stop è fatale per il finlandese: gli uomini di Maranello accendono il semaforino (spesso deleterio) in anticipo e Raikkonen, con una ruota non fissata, è costretto a parcheggiare la propria vettura. Anche in Force India e Sauber i ritardi ai pit stop si accumulano.rnrnLa Sauber in realtà disputa un ottimo GP, tornando a punti dopo due anni. Eppure anche il team elvetico non ha effettuato un debutto accettabile. I due piloti titolari sino a venerdì pomeriggio non sapevano se avrebbe potuto correre la gara. Il problema contrattuale del terzo pilota 2014, Giedo Van der Garde, che per contratto doveva passare a titolare nel 2015, ha costretto la scuderia ad una estenuante trattativa. Alla fine sia Felipe Nasr che Marcus Ericsson potranno, sembra, disputare l’intera stagione, a seguito dell’impegno del team a risarcire il pilota olandese.rnrnrn[showpicc]600_raibox.jpg[/showpicc]rn
rnrn rnVa tutto liscio invece alla Mercedes, unica squadra promossa dopo l’appuntamento di Melbourne. Gli avversari, alla fine 11 sotto la bandiera a scacchi, hanno chiuso ad oltre 30 secondi di distacco.rnrnAl termine del GP le parole di Nico Rosberg, secondo al traguardo, sono state emblema di un fine settimana anomalo, che ha visto una F.1 impreparata con inammissibili disparità economiche, e quindi prestazionali, tra i team.rnrnIl tedesco, in conferenza stampa, rivolto al ferrarista Sebastian Vettel, terzo sul podio, ha confessato: “Una parte di me pensa allo spettacolo, voglio che la gente a casa si diverta. Se riusciste ad avvicinarvi sarebbe bello“.rnrnForse per esaudire il paradossale desiderio di Rosberg, alla Formula 1 sarebbero probabilmente serviti più test anziché più Gran Premi: la nuova stagione si prolungherà sino al 29 novembre.rnrnTutte le squadre sono convinte di poter ridurre il distacco dai primi e di risolvere le varie problematiche interne: si spera solo non si debba aspettare settembre per promuovere la Formula 1 2015.
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