rnrn rnAnche alle spalle della Mercedes i valori sono ben delineati.rnrnLa Ferrari a Monza ha dimostrato di esser la seconda forza del campionato, anche su un tracciato che doveva esserle sfavorevole. Nella grande festa sotto il podio, per il secondo posto di Sebastian Vettel, c’era un misto di emozioni: la soddisfazione per una Ferrari di nuovo sul podio di casa, un pizzico di delusione per la mancata vittoria e per il flop di Kimi Raikkonen, infine palpabile è stata la fiducia per il prossimo anno, alla faccia della scaramanzia. In effetti lo stesso presidente Sergio Marchionne e il team principal Maurizio Arrivabene, durante la conferenza di inizio anno si erano sbilanciati, affermando che due vittorie nel 2015 sarebbero state l’obiettivo, mentre dal 2016 la caccia alle Mercedes sarebbe stata aperta. Le due vittorie sono già a Maranello, a Monza c’erano tutte le premesse per un terzo trionfo, sfumato praticamente dopo pochi metri.rnrnFelipe Massa e Valtteri Bottas sono stati entrambi riconfermati dalla Williams per il prossimo anno alla vigilia del GP monzese. Il duo ha ripagato il team con un brillante 3° e 4° posto. A metà strada tra Ferrari, a 82 punti, e Red Bull, lontana di 75, il team di Frank Williams ha riconfermato l’ottimo lavoro della passata stagione senza però migliorarlo. A Silverstone Bottas ad un certo punto aveva la gara in mano, ma, a differenza della Ferrari, la Williams spreca troppe occasioni. Seppur salutato calorosamente dai suoi ex tifosi, domenica Massa (97 punti) ha superato in classifica proprio Raikkonen (92), alimentando uno dei rari duelli serrati in campionato.rnrnrn[showpicc]massa.jpg[/showpicc]rn
rn rnrnLa Red Bull ha vagato per il Parco di Monza in cerca di un degno motore, per sostituire il Renault.rnrnLe quattro monoposto di proprietà di Dieter Mateschitz sono partite nelle ultime due file, martoriate dalle penalità per i problemi di affidabilità e per le sostituzioni delle power unit, decisive sulla pista più veloce del Mondiale. Nonostante con lo stesso motore la Toro Rosso sia a volte più rapida, l’ultimo team dominante prima dell’era ibrida, ha scaricato le colpe sul motorista francese. E’ certo che se la Red Bull riuscisse a trovare un propulsore competitivo, con la classe di Daniel Ricciardo potrebbe aggiungersi ai pretendenti al titolo tra 12 mesi.rnrnIn fibrillazione per il 2016 è la Lotus, che tratta con Renault per la vendita del team di base ad Enstone (GB). I francesi potrebbero chiudere la collaborazione con le due squadre di Mateschitz e aprire un nuovo corso sotto i classici colori bianco/giallo. Nella F.1 delle grandi case automobilistiche e dalle Griglie scarne sarebbe un bene, ma intanto, dando uno sguardo alla classifica, da qui a fine stagione l’unica vera competizione è proprio tra la fallimentare Lotus e la Force India, per aggiudicarsi un poco ridondante 5° posto.rnrnDopo Monza (in realtà sin da marzo) si attende una rivoluzione in termini di prestazioni per le power unit Honda, in modo che possano riportare al vertice la McLaren nel 2016, come crede Ron Dennis.rnrnAl GP d’Italia l’ex ferrarista Fernando Alonso e il mancato ferrarista Jenson Button hanno fatto una comparsata. In fondo al gruppo insieme alle due Manor, le McLaren a causa del loro handicap hanno ridotto il gruppo dei partecipanti alla bagarre. In pratica, una volta ritiratesi le due Lotus dopo la prima variante, le monoposto in gara dalle prestazioni accettabili erano solo 14!rnrnPeccato, anche per gli spettatori da record accorsi sin dal giovedì; domenica lo spettacolo maggiore offerto loro è stato quello delle frecce tricolori, che hanno dipinto il cielo di verde, bianco e rosso, durante l’inno di Mameli, prima della partenza.rnrnIl regista americano George Lucas, invitato per condurre le interviste dei piloti sul podio, sorpreso dal caos dei tifosi appena sotto e un po’ impacciato, ha rotto il ghiaccio con un improbabile: “Monza, happy new year!”. Speriamo… in F.1 il 2016 lo stanno già aspettando un po’ tutti, impazientemente.
rnrnrn[showpicc]frecce.jpg[/showpicc]rn
rn rnrnrn